Per farvi capire meglio cos’è un piatto tipico spagnolo, vi accompagnerò in un itinerario gastronomico attraverso la Spagna.
In ogni tappa, assaggeremo i piatti della cucina spagnola.
E, naturalmente, sceglieremo un vino sherry per accompagnare ogni piatto locale.
SCOPRI PIATTI TIPICI SPAGNOLI
Primo passo:
Santiago de Compostela e Manzanilla de Sanlúcar.
Cominciamo con la punta nord-occidentale della penisola iberica, dove si trova la regione della Galizia.
In quest’area si trovano coste imponenti con ampie spiagge e scogliere, ma anche un entroterra verde e montuoso.
La pesca è un’importante fonte di reddito in Galizia, il cui capoluogo è Santiago de Compostela. Questa città è il capolinea del Camino de Santiago, il popolare percorso di pellegrinaggio visitato da oltre 250.000 camminatori ogni anno. Santiago de Compostela, la capitale della Galizia.
Il miglior pesce fresco si mangia in Galizia.
Lungo il Cammino di Santiago si trova il simbolo del pellegrino: la conchiglia.
Ecco perché, durante una visita in Galizia, è d’obbligo provare questa prelibatezza.
Un Manzanilla fresco di Sanlúcar de Barrameda (DO), con note iodate, si sposa molto bene con questi teneri frutti di mare, esaltando il sapore marino di questo piatto.
Seconda fase:
Cáceres e Fino
A più di 600 chilometri a sud di Santiago si trova Cáceres, una città storica nella regione dell’Estremadura.
Il suo quartiere medievale è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dalle Nazioni Unite e la città si trova sulla Via de la Plata, il tratto del Cammino di Santiago che attraversa la Spagna occidentale in direzione nord-sud.
La provincia di Cáceres è una delle zone della Spagna in cui si trovano i famosi maiali neri iberici.
Di solito pascolano all’aperto, nutrendosi delle ghiande dei lecci. Il famoso prosciutto iberico di ghiande o Jamón è prodotto con questi animali.
Questo raffinato prosciutto, unico al mondo, è ancora più squisito se abbinato a un altro prodotto unico in Spagna: il Fino.
Il tocco iodato di questo vino si sposa perfettamente con il sapore salato del prosciutto. Il carattere secco e nocciolato del Vino si sposa molto bene con la natura grassa del prosciutto.
Scopri l'autentica tradizione culinaria spagnola: piatti tipici da deliziare il palato!
Terza fase:
Valencia e Amontillado
Attraversiamo ora verso est in direzione di Valencia, una città sulle rive del Mediterraneo e la terza città più grande della Spagna.
Valencia ha molti volti, oltre a un bellissimo centro storico, edifici architettonici moderni, spiagge meravigliose e una vivace vita notturna.
Più all’interno troviamo fertili terre verdi ed estese risaie. Il riso viene coltivato qui e costituisce la base di uno dei piatti più famosi della Spagna: la paella.
Tradizionalmente, la paella veniva preparata con coniglio, pollo e fagiolini, oltre che con riso a chicchi tondi. Successivamente, vennero introdotti ingredienti provenienti dal mare, come gamberi, aragoste, calamari, cozze e pesce. Tradizionalmente, la paella veniva preparata con coniglio, pollo e fagiolini, oltre che con riso a chicco tondo.
Da provare assolutamente è il sorprendente abbinamento della paella di pollo con l’Amontillado della DO Jerez-Xeres-Sherry.
L’aroma di nocciola dell’Amontillado si sposa molto bene con il pollo, ma anche con il sapore leggermente dolce e talvolta persino tostato del riso.
Quarta fase:
Madrid e Oloroso
Tornati nell’entroterra, ci dirigiamo a Madrid, capitale della Spagna e città più grande del Paese. Nella metropoli vivono più di 6 milioni di persone.
Madrid è una città tipicamente spagnola con numerosi piccoli bar dove mangiare e gustare deliziose tapas.
Oltre a un’ampia varietà di salumi e prosciutti, nel menu troverete anche il tradizionale piatto “cocido madrileño”, uno stufato con ceci, sanguinaccio e pancetta.
Un bicchiere di Oloroso è il miglior abbinamento per questo stufato di carne dal sapore intenso.
Quinta fase:
Barcellona e Crema Catalana
Ci dirigiamo a est verso Barcellona, la seconda città della Spagna.
Famosa in tutto il mondo per la sua squadra di calcio, l’architettura di Gaudí, la Rambla, i mercati coperti e naturalmente la sua gastronomia.
Va da sé che a Barcellona si consumano anche molti frutti di mare e pesce, anche se nei mercati si trova un’ampia varietà di verdure.
Ciò che i catalani amano di più sono le verdure arrostite, come i peperoni dell’escalivada, i pomodori, le melanzane e le zucchine.
Un altro ingrediente preferito è il calçot, una varietà di grossi cipollotti che vengono arrostiti e conditi con una salsa romesco a base di noci, pomodori e ñoras.
Non dimenticate di accompagnare questi piatti di verdure con un bicchiere di sherry!
Anche la crème brûlée catalana è molto conosciuta, sia all’interno che all’esterno della Catalogna, ed è considerata dagli stessi catalani il precursore della crème brûlée francese.
La grande differenza è che la creme brulee contiene cannella e scorza di limone, mentre i francesi preferiscono la vaniglia, ma entrambi i piatti hanno un sottile strato di zucchero caramellato che brucia in superficie..
La crema e lo zucchero della crème brûlée richiedono un vino dolce, corposo e vellutato.
Dolce, ma non troppo, per far risaltare la freschezza della panna e del limone.
In questo caso, la crema è la scelta perfetta. E il suo sapore di mandorla si abbina anche al rivestimento di zucchero bruciato e cannella.
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