"E’ una pena che la domenica sia tutto chiuso"

Simonetta Franco, consulente turistica per italiani a Jerez

Simonetta Franco è arrivata a Jerez in occasione del Festival di Jerez 2020, insieme a al marito sono rimasti bloccati in città a causa della pandemia.

Dopo aver perso il lavoro in Italia, ha deciso di rimanere e iniziare un’attività di consulenza turistica per italiani che desiderano viaggiare a Jerez e nei dintorni.

“Una cosa di cui ho sentito la mancanza a Jerez è stata non trovare guide o consulenti specializzati nella mia lingua”, questo fu il motivo per lanciarsi in questa nuova avventura.

Il suo obiettivo è promuovere i valori turistici di Jerez e di gran parte della provincia per attirare viaggiatori interessati a scoprire l’area.

Simonetta Franco posa nella ridotta del Duomo. MANU GARCIA

Il suo lavoro consiste nel consigliare o facilitare alloggi, cosa visitare, attività da fare, in definitiva, orientare i suoi connazionali fin dal loro arrivo e guidarli attraverso le diverse attrazioni locali, con un particolare interesse per il mondo delle cantine, il cavallo e il flamenco.

“Non ci sono consulenti turistici che parlano italiano a Jerez, il che è uno svantaggio per i viaggiatori del mio paese che vengono in città o nei dintorni”, spiega Simonetta, lamentando che le visite guidate siano sempre in altre lingue tranne la sua.

Per raggiungere questa clientela, ha attivato un sito web dove descrive le proposte e i servizi che offre come consulente.

Ai suoi clienti, progetta e personalizza il loro viaggio in base a ciò che vogliono conoscere e visitare, un piano di viaggio in cui lei stessa fa le sue proposte, essendo una grande conoscitrice delle attrazioni non solo di Jerez, ma anche di gran parte della provincia.

Il consulente turistico nell'Alameda Vieja davanti alle mura dell'Alcázar. MANU GARCIA

“Mi sono formata in tecniche di marketing per essere in grado di attrarre più clienti. Soprattutto per proporre questa città, che non è molto conosciuta, a dire il vero”, spiega la consulente.

Il patrimonio vinicolo, “che è una meraviglia”, è ciò che ora sta promuovendo in collaborazione con diverse aziende, offrendo una visita completa con degustazione di vini, oltre a un supporto di traduzione “affinché  apprezzino a fondo ciò che stanno vedendo e assaggiando”.

Il flusso di turisti italiani verso Jerez è molto basso, “quando chiedi all’officina  del Turismo ti informano che quelli che arrivano dal mio paese lo fanno per conto proprio o perché sono alloggiati in altre città e sempre in viaggi organizzati”.

Il suo lavoro è offrire Jerez come luogo di vacanza, “e da qui conoscere la provincia e tutta la sua ricchezza turistica, ma attenzione, in un modo diverso da quello standardizzato”.

Simonetta tra gli aranci. MANU GARCIA

Nonostante sia in funzione da poco più di un anno, il progetto cerca ora di consolidarsi. Per ora sta riuscendo a portare piccoli gruppi, “che mi stanno fornendo una diffusione interessante attraverso il passaparola che poi fanno in Italia, raccomandando i miei servizi e soprattutto le eccellenze turistiche della zona”.

Per questo motivo, Simonetta si impegna affinché il soggiorno sia il migliore possibile, dando particolare importanza al programma di attività, “che sia abbastanza attraente e diverso”.

Monumenti: “O aprono solo la mattina, o sono  chiusi”

È convinta della qualità e delle attrazioni che Jerez e la zona hanno da offrire, “se conoscessero ciò che qui si offre sicuramente verrebbero molti di più”, mettendo l’accento su particolarità come il flamenco e i tabancos. Simonetta Franco include in questo catalogo di interesse la monumentalità della città, “ma ci troviamo di fronte a spazi che aprono solo la mattina o sono chiusi.

Questo rende molto difficile programmare delle visite che interessano e sono richieste” e conclude con un esempio chiaro, “qui la domenica è tutto chiuso”.

Richiede che la città dia maggiore promozione al suo patrimonio monumentale e soprattutto organizzi l’apertura dei monumenti per poter pianificare percorsi per visitare le chiese e gli edifici di interesse.

Simonetta approfondisce i suoi ‘suggerimenti’ con un’altra idea che considera di particolare importanza, l’Ufficio del Turismo, a suo parere, dovrebbe avere orari e aperture più adatti al turista:

“Ci sono persone che mi contattano perché l’ufficio è chiuso e mi chiedono di orientarli su cosa fare o visitare o dove poter andare…”.

Posa al tramonto con la cupola del Duomo sullo sfondo. MANU GARCIA

“Jerez da sempre è considerata la città del vino, del cavallo, del flamenco, ma non ha investito in servizi per il turismo. Ad esempio, a Cadice, nella piazza del Comune, c’è un punto di informazioni turistiche che è sempre aperto e assiste chiunque si avvicini.

Questo, qui a Jerez, non c’è”, sostiene.

Simonetta Franco, nel suo impegno a offrire un turismo diverso che esca dall’ordinario, ha in programma proposte esclusive come visitare le saline, creare programmi di trekking, che sono un’alternativa di svago molto richiesta nel suo paese, e persino qualcosa di curioso come addentrarsi nel mondo dello sport con gruppi che si uniscono per viaggiare e partecipare a competizioni.

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